La Dieta e il Natale

Il primo passo è mettere la dieta nel cassetto (per un po’)!

Come dice un ormai inflazionato detto: “Non si ingrassa da Natale a Capodanno, ma da Capodanno a Natale”.

Questa affermazione è senza dubbio corretta, soprattutto per chi durante tutto l’anno segue un’alimentazione bilanciata e ha uno stile di vita attivo, ma è necessario specificare che sarebbe bene limitare i “pasti liberi” a quelli principali dei giorni festivi (Vigilia, Natale, S.Stefano e Capodanno).

Le festività Natalizie sono un momento in cui la parola chiave è “convivialità”, e dopotutto il Natale viene solo una volta l’anno, merita di essere celebrato a dovere!

Quali accorgimenti si possono seguire per limitare il surplus calorico?

Evitare i digiuni: Se non è il vostro corpo a chiedervelo evitate il c.d. “digiuno tattico”. Si correrebbe il rischio di arrivare al pasto principale ancora più affamati, rischiando di aumentare ulteriormente l’introito calorico. Al contrario una colazione bilanciata e magari un leggero spuntino possono ridurre il senso di fame prima dell’evento. Yogurt greco, frutta secca e cereali integrali ne sono un ottimo esempio.

Consumare molte verdure durante il pasto: Oltre agli ormai noti benefici correlati al consumo regolare di frutta e verdura, le fibre contenute in esse contribuiranno ad aumentare il senso di sazietà.

Pane e condimenti: Se proprio dovessimo scegliere un alimento sacrificale il nutrizionista consiglia di limitare il consumo di pane e di condimenti ipercalorici lasciando spazio alle pietanze principali che compongono il menù. Nessuna particolare limitazione riguardo spezie e aromi (es. curcuma, zenzero, peperoncino, prezzemolo, etc.) pressoché privi di calorie e spesso ricchi di vitamine, minerali, polifenoli e altre componenti con effetti benefici per l’organismo.

Alcolici e dolci: Un bicchiere di buon vino non può mancare in una tavola imbandita. La parola d’ordine anche in questo caso è moderazione. Un consumo limitato di alcolici è senz’altro consentito, preferendo sempre il vino ai distillati. Ricordiamo che l’alcol apporta le cosiddette “calorie vuote”, nel senso che non sono correlate ad un apporto di nutrienti per l’organismo e vanno dunque limitate. Per i fan dei dolci è consigliabile limitarsi all’assaggio di una sola porzione (senza bis!), magari alternando nelle diverse giornate un assaggio di panettone, pandoro e torroni (ovviamente secondo i propri gusti).

Attenzione agli avanzi: Dal giorno successivo al pranzo o alla cena è opportuno ritornare al proprio abituale regime alimentare, evitando quindi di consumare le pietanze (soprattutto i dolci) avanzati. Un menù ponderato con una stima delle giuste quantità ci permetterà di evitare sprechi di cibo e non ci obbligherà a consumare gli avanzi per i giorni seguenti.

Attività fisica: L’aumento e la diminuzione del peso dipendono dal risultato di un vero e proprio bilancio, quello tra calorie introdotte e calorie consumate. Vien da se che praticare regolare attività fisica, magari inserendo una sessione di allenamento aerobico o HIT (alta intensità) nei giorni delle abbuffate, ci aiuterà a limitare il surplus energetico e quindi i “danni”. Ricordiamo che le linee guida OMS consigliano alla popolazione adulta di praticare “almeno 150-300 minuti di attività fisica aerobica ad intensità moderata o almeno 75-150 minuti di attività aerobica ad alta intensità oppure, ancora, una combinazione equivalente di attività di intensità moderata e vigorosa per tutta la settimana” .

La bilancia: Infine è necessario ricordare che la bilancia non è indicatore attendibile dello stato di forma e soprattutto di salute. I cambiamenti ponderali nel breve periodo possono dipendere da svariati fattori, primo tra tutti lo stato di idratazione.

Non sconfortatevi quindi, probabilmente nel giro di pochi giorni il peso tornerà nei parametri ordinari, sempre che abbiate rispettato i nostri consigli!