L’Italia vanta un numero importante di medaglie nell’ambito del pattinaggio che spaziano da quello artistico a quello di velocità fino a quello di squadra come l’hockey.

La più recente, quella vinta dalla 18enne Roberta Sasso, campionessa del mondo nella categoria Solo Dance Junior ai mondiali in Argentina, accende ancora di più i riflettori su questa disciplina sportiva.

Forse non tutti sanno che la pratica del pattinaggio prevede un allenamento completo e tonificante che permette di esprimere la propria personalità, è un’attività tutta da scoprire che porta numerosi benefici.

Quanti tipi di pattinaggio artistico esistono?

Per “pattinaggio” s’intende quello sport praticato calzando ai piedi dei pattini che possono essere:

  • A rotelle, allineate o a rettangolo per muoversi su strada o pista
  • In linea o a lama per spostarsi sul ghiaccio.

Il pattinaggio comprende numerose tipologie, ma concentriamoci su quello artistico che possiamo classificare in due macro discipline:

  • Su ghiaccio (presente alle olimpiadi)
  • A rotelle.

Entrambe le discipline richiedono un’ottima percezione del proprio corpo, forza e resistenza espresse con eleganza in passi di una coreografia.

In base al numero di atleti in gara possiamo definire diverse specialità:

  • Singolo
  • Di coppia in competizione nel “pattinaggio di figura”
  • Sincronizzato (12 o 16 atlete)
  • Solo dance

Nelle competizioni le coreografie non sono libere ma devono alternare la danza a un numero di esercizi tecnici ai quali vengono assegnati dei punteggi in base all’esecuzione dell’atleta e possono essere costruite su sottofondi musicali di libera scelta.

Tutto ciò rende il pattinaggio una vera e propria forma d’arte che permette di far scendere in campo creatività e capacità tecniche.

Come si diventa un buon pattinatore?

Abbiamo finora parlato del pattinaggio come uno sport completo che unisce l’arte alle prestazioni fisiche dello sportivo, ma quali caratteristiche motorie sono necessarie per diventare un buon pattinatore?

Gli atleti di questa disciplina devono avere alla base una conoscenza del proprio corpo costruita nel tempo con costanza e dedizione. Le capacità motorie richieste sono:

  • Equilibrio statico, dinamico e in volo: molte delle figure nel pattinaggio prevedono l’appoggio di un solo piede a terra o addirittura salti e rotazioni in volo
  • Differenziazione motoria: un buon pattinatore deve saper dosare la tensione muscolare a seconda del gesto tecnico da eseguire, la forza necessaria per compiere un salto in rotazione dovrà essere sviluppata in base all’altezza e al numero di rotazioni in volo previste
  • Capacità di orientamento nel tempo e nello spazio, fondamentale per muoversi in sicurezza durante l’esercizio
  • Coordinazione motoria
  • Comprensione ritmica per adattarsi alla musica.

Dal punto di vista fisico il pattinaggio richiede:

  • Forza, soprattutto quella esplosiva per l’esecuzione dei salti
  • Resistenza, considerando che l’esercizio dura tra i 3 e 5 minuti
  • Velocità e rapidità di esecuzione del movimento

Flessibilità, il pattinatore deve avere un’ottima mobilità articolare per riuscire a eseguire tutte le figure tecniche richieste.

Qual è la biomeccanica di base nel pattinaggio?

Se chiedessimo agli atleti pattinatori intorno a noi qual è la prima cosa che hanno imparato nel loro sport, la risposta sarebbe senza dubbio “ la posizione base”. È una postura fondamentale per ottenere e mantenere un corretto allineamento. Questa consiste nel ricercare la massima tensione del corpo contraendo la muscolatura, soprattutto quella del bacino fondamentale per i movimenti di salti e rotazione. Perdere il controllo di questa posizione porterebbe il pattinatore alla caduta.

Nella “posizione base”:

  • Le spalle devono essere spinte verso il basso
  • Le braccia sono estese e aperte con le mani che guardano il pavimento
  • La testa e la colonna vertebrale devono formare un’unica linea
  • I piedi cambiano di posizione per per poter sviluppare le varie figure dell’esercizio.

La “posizione base” è propedeutica a tutti gli esercizi del pattinaggio. Le figure più complesse e conosciute sono:

  • Il salto che prevede il susseguirsi di diverse fasi (preparazione, caricamento, spinta, stacco, volo e atterraggio)
  • La trottola, risultato di una sequenza di momenti precisi (preparazione, centratura del carico, rotazione e uscita).

Come si allenano i pattinatori?

Il pattinaggio artistico è uno degli sport più complessi ed esigenti per quanto riguarda le capacità motorie, per questo la preparazione atletica deve essere mirata e globale senza trascurare nessun aspetto.

L’allenamento deve preparare l’atleta a:

  • Cambiare rapidamente direzione
  • Accelerare e decelerare nel giro di pochi secondi
  • Mantenere l’equilibrio
  • Esprimere forza esplosiva e grazia nello stesso momento e molto altro.

Tutti questi obiettivi non possono essere raggiunti esercitando singolarmente i muscoli ma è necessario un allenamento sinergico di tutto il corpo.

L’ideale è lavorare con l’allenamento funzionale su esercizi caratterizzati da movimenti che coinvolgono più articolazioni contemporaneamente, svolti su diversi piani e assi come negli affondi o negli squat.

L’obiettivo è stimolare la muscolatura profonda per creare stabilità e, nello stesso tempo, costruire nuovi schemi motori.

Una sessione di allenamento tipo prevede:

  1. Prima fase: riscaldamento generale con esercizi di mobilità articolare, allungamento muscolare, corsa e andature (sulle punte, sui talloni ecc)
  2. Seconda fase: più specifica ed eseguita ancora senza pattini in cui si lavora sugli elementi tecnici dell’esercizio
  3. Terza fase: sui pattini in cui si studia in maniera approfondita l’esercizio in ogni suo aspetto.

Propriocezione e prevenzione degli infortuni

Nella preparazione atletica del pattinatore il focus rimane puntato sulla percezione del corpo, sull’equilibrio e quindi sulla propriocezione. Sui pattini, l’atleta, è sempre in movimento ed è in continua ricerca di un adattamento posturale per evitare di perdere l’equilibrio o di cadere.

L’allenamento della propriocezione diventa fondamentale. Si parte con semplici esercizi su pedane instabili e si arriva a sottoporre esercizi più complessi e specifici per lo sport, con lo scopo di rendere la propriocezione e il sistema d’equilibrio sempre più rapidi e precisi.

È questa la chiave per conoscere il proprio corpo ed evitare sgradevoli infortuni, i più comuni nel pattinaggio sono:

  • Frattura e distorsione della caviglia
  • Frattura e distorsione del ginocchio
  • Lesioni muscolotendinee di ginocchio e coscia
  • Fratture del polso e dell’avambraccio

L’allenamento specifico, funzionale e propriocettivo, è importante per gli atleti di ogni livello ed è fondamentale affidarsi a figure specializzate per la costruzione di un programma personalizzato che porti alla conquista di ottimi risultati, come quelli dei nostri atleti sui pattini, che ci rendo orgogliosi di essere Italiani.

Testo di Elisa Piccioni

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