I sintomi del crampo sono distinguibili dalla contrattura per diversi fattori come il fatto che insorga per motivi più energetici/metabolici, sintomaticamente se ne va molto più rapidamente della contrattura (ma il dolore muscolare è più violento) e la peculiarità che durante l’attività fisica il dolore del crampo porta all’arresto immediato della stessa.
Per strappo muscolare si intende la lesione, più o meno grave, che conduce alla rottura di alcune delle fibre che costituiscono il tessuto muscolare. Dovuto ad un’esagerata sollecitazione del muscolo (sollevamento pesi, calcio, gare di sprint e di salto e altri sport che richiedono sforzi importanti). Nello strappo, il dolore al muscolo interessato è davvero intenso.
Per stiramento (elongazione muscolare), si intende una lesione di media entità che va ad alterare il tono muscolare. Si colloca tra contrattura e strappo muscolare. La causa è l’eccessivo allungamento delle fibre muscolari. Le cause di questi disturbi sono imputabili a fattori meccanici e/o metabolici, a esempio in conseguenza a un inadeguato riscaldamento del muscolo interessato, un’inadeguata preparazione fisica, un sovraccarico dello sforzo muscolare associato a movimenti improvvisi e violenti, pregressi problemi articolari, posturali e muscolari e/o mancanza di coordinazione.
Per pubalgia ci si riferisce a un disturbo doloroso che coinvolge la zona inguinale e/o pubica e/o l’interno delle cosce. Esistono innumerevoli cause e forme di questo disturbo, in particolare ne sono state distinte 72 tipologie, divise in tre diverse categorie: tendinopatia inserzionale: causata da una serie di microtraumi dei muscoli adduttori della coscia e addominali; sindrome sifisiaria: causata da una serie di microtraumi dei muscoli adduttori della coscia in allungamento sbilanciato fra i due arti; sindrome della guaina del retto addominale o del nervo perforante del retto addominale del calciatore: in questo caso la pubalgia comprende la causa del gesto del calciare.