La prima visita in fisioterapia: obiettivi e modalità
Hai fissato la tua prima visita di fisioterapia e probabilmente ti stai chiedendo come si svolgerà, o se sarà dolorosa. Forse il tuo medico ti ha consigliato la fisioterapia. O forse un amico te l’ha suggerito dopo che hai subito un infortunio da cui non riesci a riprenderti del tutto. In questo articolo cercheremo di rispondere a tutte le tue domande per darti la massima tranquillità prima del tuo primo appuntamento di fisioterapia.
Il primo appuntamento valuta la natura del dolore o della lesione; gli appuntamenti futuri si concentreranno quindi sul trattamento. L’ausilio di un fisioterapista è essenziale per migliorare la funzione, migliorare la forza, aumentare la flessibilità e, in generale, sentirsi meglio dopo infortunio o semplicemente per risolvere l’insorgenza di un dolore o un fastidio. Un fisioterapista può aiutarti a tornare al tuo sport preferito o aiutarti a tornare alle tue attività preferite, senza dolore e senza preoccuparti di ricadute.
Quindi, veniamo al punto. Cosa dovresti aspettarti dal tuo primo appuntamento di fisioterapia?
In cosa consiste la prima valutazione
Il tuo primo appuntamento inizierà con una prima valutazione. Il responsabile della fisioterapia ti farà molte domande dettagliate sul tuo dolore o sull’infortunio che hai subito e quali sono i tuoi obiettivi per il trattamento.
In genere, questa valutazione dura almeno 30 minuti. Durante questo tempo, sentiti libero di porre qualsiasi domanda tu possa avere.
Gli obiettivi della prima visita ai fini fisioterapici
L’obiettivo chiave della prima valutazione di fisioterapia è quello di arrivare alla causa principale del tuo dolore in modo efficiente, in modo da iniziare il processo di recupero il prima possibile e nella maniera più dolce ed efficace. La prima valutazione di fisioterapia ha dunque l’obiettivo primario di valutare e comprendere il tuo movimento e l’eventuale presenza e tipologia di dolore, nonché identificare esattamente da dove proviene il dolore.
Quali sono le modalità di visita
Le modalità di visita sono diverse e variano a seconda delle tecniche terapeutiche di cui il fisioterapista riterrà più utile avvalersi in funzione della problematica riferita dal paziente.
Quando il tuo fisioterapista ha intrapreso la valutazione, ti fornirà informazioni in modo che tu abbia una comprensione completa del tuo problema. Evidenzierà gli obiettivi del trattamento, le scale temporali per il recupero e tutte le opzioni di trattamento disponibili.
In alcuni casi il fisioterapista suggerisce un programma di esercizi personalizzato da fare a casa successivamente. Durante le visite successive, il tuo fisioterapista esaminerà i progressi e adatterà esercizi e tecniche di terapia manuale in base alla risposta al trattamento.
Le scale di valutazione in fisioterapia
Le scale di valutazione in fisioterapia sono state sviluppate nel 1995 come misura di esito di autovalutazione della funzione in pazienti con vari livelli di indipendenza. Lo scopo delle scale di valutazione è fornire una misura di esito valida, affidabile, reattiva ed efficiente che sia facile da usare e applicabile a un gran numero di casi.
Ai pazienti viene chiesto di identificare fino a cinque attività importanti che non sono in grado di svolgere o nelle quali hanno difficoltà a causa del loro problema, ad esempio mettersi i calzini, fare la spesa. Ai pazienti viene chiesto di valutare l’attuale livello di difficoltà associato a ciascuna attività. Dopo il piano di trattamento, ai pazienti viene chiesto nuovamente di valutare le attività precedentemente identificate: grazie alle scale, è dunque possibile misurare in maniera concreta, e immediatamente comprensibile anche al paziente, i progressi raggiunti attraverso la fisioterapia.
Le scale di valutazione di fisioterapia possono essere utilizzate su un’ampia varietà di condizioni muscoloscheletriche e neurologiche.
La scheda di valutazione del paziente
La scheda di valutazione del paziente in fisioterapia è un modulo di valutazione della terapia fisica utilizzato dai fisioterapisti per valutare le condizioni del paziente al suo arrivo alla prima visita, durante le varie sessioni terapeutiche e alla conclusione del percorso fisioterapico. Questo modulo è importante perché determinerà il tipo di cure e il processo di trattamento ottimale per il paziente.
La scheda di valutazione della terapia fisica contiene campi che richiedono dati personali, ma anche e soprattutto informazioni legate alla ragione per la quale il paziente si è rivolto al fisioterapista: come ha originato il problema, la storia medica passata e le eventuali terapie precedenti che non hanno funzionato, oltre alle aspettative di cura del paziente. Questa scheda aiuta a controllare anche la reattività del paziente, l’orientamento, la consapevolezza della sicurezza, il range di miglioramento.
Ciclo fisioterapico
La terapia fisica infatti mira ad alleviare il dolore e aiutarti a funzionare, muoverti e vivere meglio, intervenendo anche in molti casi in cui spesso non si pensa di potersi rivolgere a questo aiuto.
Mediamente si pensa a ricorrere al fisioterapista per alleviare il dolore derivante da un intervento o un infortunio, anche sportivo. Quello che invece chi pratica sport a livello amatoriale molto spesso non sa, per esempio, è che la fisioterapia potrebbe aiutarlo a migliorare il movimento o le prestazioni, o addirittura a prevenire gli infortuni sportivi. Allo stesso modo, specie dopo una certa età, visite regolari con un fisioterapista possono aiutare a prevenire disabilità o interventi chirurgici, lavorare sull’equilibrio per prevenire cadute, gestire malattie croniche come il diabete, l’osteoporosi, le malattie cardiache o l’artrite. Il fisioterapista è una figura essenziale anche nella riabilitazione dopo una operazione, un ictus, nel recupero dopo il parto, nel controllo della postura. Tutta questa ampia casistica di possibili applicazioni fa comprendere come gli obiettivi della prima visita di fisioterapia cambino da caso a caso e spiega dunque la necessità di un incontro molto approfondito e centrato sul paziente.
Obiettivi della fisioterapia
L’intento del fisioterapista è di migliorare lo stato di salute del soggetto, partendo da una situazione di disabilità o di instabilità del suo organismo e cercando di agire direttamente sulle componenti centrali e periferiche dell’organismo stesso.
Tra gli obiettivi della fisioterapia che si possono menzionare, ad esempio:
- ridurre il dolore
- normalizzare le strutture ossee e quelle muscolari
- riabilitare gradualmente sino ad ottenere un totale recupero delle funzionalità.
Tecniche e trattamenti
Tra principali tecniche della fisioterapia si riscontrano:
- tecniche strumentali: comprendono l’uso di strumenti fisioterapici: l’elettroterapia, la termoterapia, l’ultrasuonoterapia, la magnetoterapia e la laserterapia;
- tecniche di manipolazione: massoterapia, kinesiterapia attiva e passiva
tecniche complementari di riabilitazione: l’idrochinesiterapia, rieducazione motoria.
Prenotazione dei cicli fkt
La prenotazione rappresenta il fattore critico di successo più rilevanti per gestire con efficienza e produttività i cicli di fisiokinesiterapia.
Diversamente dalla pianificazione della singola seduta di terapia, la prenotazione di cicli fkt, a seconda delle prestazioni che devono essere erogate in ciascuna seduta, presuppone la eventuale combinazione al più di tre elementi chiave: il fisioterapista, i macchinari e gli spazi dedicati (box, palestre, ecc.).
Una combinazione complessa. In tal modo, è possibile rendere più efficiente il lavoro dell’operatore di prenotazione, ottimizzare la produttività dei reparti di terapia e l’efficienza dell’intera organizzazione.
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