Introduzione

Il Legamento Crociato Anteriore (LCA) è una struttura situata all’interno del ginocchio che ha un importante ruolo di stabilizzatore della traslazione anteriore e delle rotazioni della tibia rispetto al femore.

Le lesioni del Legamento Crociato Anteriore non sono molto comuni nella popolazione generale, con un’incidenza del 0,05%, ma nella popolazione sportiva arrivano fino al 3% in chi svolge attività sportiva.

Le lesioni del legamento avvengono solitamente con dei traumi distorsivi del ginocchio durante le attività sportive, con quello che si definisce un fallimento del sistema di controllo neuromuscolare del soggetto, ovvero uno squilibrio nell’attivazione dei muscoli che porta il ginocchio in una posizione innaturale.

Meccanismi di lesione

Ci sono due possibili meccanismi di lesione:

  • Il meccanismo lesionale più comune (80% dei casi) è in assenza di contatto, senza quindi un trauma diretto sul ginocchio.  In questo caso, di solito, si effettua un movimento sbagliato durante un cambio di direzione o un atterraggio da un salto, si sente il piede che si blocca e si ha una distorsione del ginocchio verso l’interno.
  • Il secondo meccanismo è invece quello da contatto, che può essere sia un trauma diretto sul ginocchio, come un placcaggio nel rugby, sia un contatto indiretto come una leggera spinta sul tronco durante un atterraggio da un salto che fa perdere l’equilibrio al soggetto e fa perdere il controllo del movimento.

Diagnosi

Il sospetto di una lesione del LCA si ha quando il paziente riferisce uno dei due meccanismi di lesione sopra descritti, accompagnati solitamente da questi sintomi:

  • un “pop” udibile nel momento del trauma
  • dolore che rende impossibile continuare l’attività sportiva
  • la sensazione che qualcosa all’interno del ginocchio sia andato fuori posto
  • gonfiore sia nell’immediato ma soprattutto nelle ore successive al trauma
  • la sensazione che sia successo qualcosa di “grave”

È necessaria in questi casi una visita ortopedica nella quale il medico per arrivare alla diagnosi effettuerà dei test clinici al paziente e prescriverà una risonanza magnetica per confermare la diagnosi.

A cosa serve la risonanza magnetica?

La risonanza magnetica rappresenta l’esame di elezione, detto anche gold standard, per la diagnosi di un’eventuale lesione del Legamento Crociato Anteriore.

La risonanza magnetica ha anche il ruolo di mostrare delle lesioni associate alle altre strutture articolari del ginocchio molto comuni in seguito a traumi distorsivi del ginocchio quali:

  • Il menisco mediale (molto spesso colpito)
  • Il menisco laterale
  • La cartilagine articolare
  • I legamenti collaterali
  • L’osso sottostante che spesso presenta edema osseo

La risonanza magnetica è in grado di dimostrare un’eventuale lesione del legamento crociato anteriore e di mostrarne il grado. Sarà poi l’ortopedico a esaminare le immagini e a correlarle con l’esame clinico per stabilire il trattamento più adeguato al paziente.

La risonanza magnetica va eseguita quando il gonfiore del ginocchio diminuisce, solitamente l’indicazione è quella di aspettare qualche giorno dal trauma, eseguendo le terapie del caso per aiutare a sgonfiare il ginocchio, quali:

  • Crioterapia con applicazione di impacchi di ghiaccio 2/3 volte al giorno per 10/15 minuti
  • Mobilizzazione passiva e attiva del ginocchio
  • Esercizi isometrici del quadricipite
  • Terapie strumentali quali laserterapia e tecarterapia
  • Terapia antinfiammatoria secondo prescrizione medica

Trattamento della lesione del legamento crociato anteriore

Il trattamento delle lesioni del Legamento Crociato Anteriore può essere sia di carattere conservativo che chirurgico. 

La scelta deve essere presa dal paziente in accordo con l’ortopedico e può essere condizionata da vari fattori quali:

  • L’entità della lesione (lesione parziale o completa)
  • L’età del paziente, in quanto sui pazienti sopra i 40 anni si tende a evitare la chirurgia mentre i pazienti più giovani vengono di solito consigliati per l’intervento
  • Le aspettative funzionali del paziente
  • La pratica di sport ad alto rischio (ad esempio il calcio o gli sci) o a basso rischio (ad esempio il nuoto o la bicicletta)

Sia in caso di trattamento chirurgico che conservativo sarà fondamentale un’adeguata riabilitazione e una successiva fase di riatletizzazione in FisioPalestra prima del ritorno agli allenamenti.

Il ritorno allo sport avrà dei tempi abbastanza lunghi, i più recenti studi scientifici consigliano infatti dai 6-9 mesi in caso di ricostruzione chirurgica e di 4-6 mesi in caso di scelta del trattamento conservativo.

Come prevenire la lesione del legamento crociato anteriore?

La prevenzione delle lesioni del legamento crociato anteriore è un argomento molto caldo tra gli specialisti, in quanto negli ultimi 20 anni sono aumentate significativamente queste lesioni negli atleti.

Diversi interventi possono aiutare a ridurre il rischio di queste lesioni quali:

  • Un’adeguata preparazione atletica allo sport che si pratica
  • Una corretta biomeccanica nei gesti più a rischio quali Salti e Cambi di Direzione
  • Un equilibrio a livello di forza muscolare tra il quadricipite e i flessori del ginocchio, che si può valutare con dei test di forza dinamometrici

Una valutazione globale della postura, in particolare riguardo al tronco e all’arto inferiore.

Testo di German Lawrence

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