Testo di Cristiano Pelliccia

 

Eziologia e terminologia

Comunemente descritta come “tendinite della spalla”, la Tendinopatia della Cuffia dei Rotatori è un comune disturbo “muscolo-scheletrico” degenerativo che colpisce gli atleti (ma non solo) di una vasta gamma di sport, in particolare quelli associati a lanci esplosivi o dove si effettuano movimenti errati e ripetuti delle braccia.

Il quadro clinico è rappresentato da: dolore localizzato, acutizzato dai movimenti che mettono in tensione il tendine interessato e dolore alla palpazione.

I termini “tendinite di spalla” o “periartrite” sono stati spesso utilizzati per descrivere una sintomatologia dolorosa di tipo cronico a livello di un tendine della spalla con conclamata sintomatologia dolorosa, concetto che implicava di per sé l’esistenza di uno stato infiammatorio come processo patologico primario.

Tuttavia, negli ultimi anni si è chiaramente notato che le terapie antinfiammatorie esercitano un effetto molto limitato su questa condizione patologica. Sono iniziati, quindi, ad apparire in letteratura i risultati dei primi studi che mostravano la presenza di un processo di tipo degenerativo che era perlomeno coesistente con quello infiammatorio.

Per questo motivo è più appropriato parlare di tendinopatia che raccoglie e definisce una o più problematiche che possono presentarsi a carico dei tendini del cingolo scapolo-omerale.

Causa e sintomi della tendinopatia di spalla

L’interessamento dei tendini della cuffia dei rotatori rappresenta una delle patologie maggiormente diffuse. Uno dei sintomi più frequenti è il dolore accompagnato da incapacità funzionale, ma è altrettanto vero che spesso il tendine interessato può andare incontro a fenomeni degenerativi anche asintomatici che possono anche portare alla rottura dello stesso.

Le tendinopatie della cuffia dei rotatori rientrano nelle cosiddette sindromi da conflitto sotto-acromiale: il complesso Teno–Bursale interposto tra le parti ossee in conflitto viene progressivamente logorato da movimenti poco controllati e reiterati nel tempo, determinando una degenerazione tendinea a volte associata a infiammazione.

La clinica della tendinopatia alla cuffia dei rotatori comprende solitamente il dolore

  • nella zona antero-superiore della spalla;
  • nella zona postero-superiore della spalla;
  • al movimento di estensione o flessione dell’omero sul piano sagittale e frontale
  • enfatizzato nelle ore notturne o mentre si sta a letto

Capsulite adesiva

Le cause di quest’ultima patologia sono spesso legate a fattori strutturali e funzionali della spalla come ad esempio la morfologia dell’acromion, della testa dell’omero, della coracoide ma soprattutto le anomalie scapolari per posizione e mobilità, rigidità capsulare posteriore e instabilità legamentosa.

La Tendinopatia alla cuffia dei rotatori viene diagnosticata dopo visita medica (ortopedico, fisiatra) ed esami strumentali come Ecografia o Risonanza Magnetica.

Classificazioni delle lesioni della cuffia dei rotatori – timing

Si definiscono:

  • Acute quando i sintomi sono riferiti entro un mese, generalmente hanno genesi
  • traumatica;
  • Subacute quando la patologia è databile tra 1 e 6 mesi, generalmente hanno base
  • micro e macrotraumatica;
  • Croniche quando la patologia   insorta da più di 6 mesi, hanno base degenerativa
  • Micro o macrotraumatica;

Terapia e trattamento della tendinopatia di spalla

Se si soffre di tendinopatie alla Cuffia dei Rotatori, per prevenire l’aggravarsi della condizione clinica, è fondamentale rivolgersi al medico (preferibilmente fisiatra/ortopedico).

Oltre alle cure del caso sarà probabilmente consigliato di rivolgersi ad un fisioterapista che, a sua volta, potrà avvalersi della collaborazione di altri professionisti come dottori in Scienze Motorie e Sportive per la fase successiva, ovvero quella dell’esercizio fisico adattato.

La maggior parte dei disturbi da “impingement” o da “conflitto” si risolvono con un adeguato programma riabilitativo conservativo (secondo uno studio di Morrison et al. 1997 la terapia conservativa   efficace nel 67 % dei casi).

In base ai risultati clinici degli ultimi studi che si trovano in letteratura, l’esercizio fisico adattato rappresenta la metodologia più efficace ed efficiente per il recupero funzionale della tendinopatia alla cuffia dei rotatori.

La soluzione chirurgica viene spesso applicata solamente a seguito di fallimento di quest’ultima.

Consigli operativi

Il completo recupero funzionale della tendinopatia alla cuffia dei rotatori è un processo complesso e non “semplificabile” attraverso un approccio meccanicistico; diventa importantissimo rivolgersi tempestivamente a uno specialista che sarà in grado di individuare e proporre il giusto percorso fisioterapico. Le fasi più avanzate saranno a carico del professionista delle Scienze Motorie che elaborerà specifici programmi di allenamento basati sui reali bisogni del soggetto e finalizzati a garantire il miglior ripristino all’attività quotidiana o sportiva.

 

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